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Chiesa di Gesù e Maria (SS. Rosario e San Vincenzo Ferrer)

Via Giacomo Matteotti, Rione Ortodonico, Pozzuoli, Napoli, Campania, 80078, Italia

Sulle grandi arterie extraurbane che convergevano verso la città di Pozzuoli, tuttora esistenti, alla fine del secolo XVI, erano presenti diverse strutture monastiche: sulla via litoranea che conduce a Baia, a nord del borgo e nei pressi della vigna delle “tre colonne” (Macellum – “tempio di Serapide”, sulla attuale via Roma), il convento dei Benedettini della Congregazione di Montevergine, con la chiesa di Sant’Andrea, oggi scomparso; sulla strada che sale al quadrivio dell’Annunziata, che collega Pozzuoli con l’entroterra campano, quello dei Minori Osservanti, con la chiesa dedicata a San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio di Padova; sulla via che si dirige verso la collina della Solfatara, e continua per Napoli, sorgevano ben due conventi. ll primo, nei pressi dell’anfiteatro di età neroniano-flavia, dei Carmelitani, con la chiesa di San Giacomo Apostolo, oggi del Carmine; il secondo, sulla predetta collina, dei Minori Cappuccini, con la chiesa di San Gennaro, ancora funzionante; infine, sulla strada litoranea che collega Pozzuoli con Napoli, appena fuori dalla cinta urbana, nelle vicinanze della “Porta Maggiore” o “Porta Napoli”, in una zona molto importante dal punto di vista urbanistico, si trovava il convento dei Domenicani di San Pietro martire a Napoli, con l’annessa chiesa di Gesù e Maria, oggi del SS. Rosario e San Vincenzo Ferrer.
La presenza del convento domenicano risale al 1509, anno della sua fondazione nei pressi della preesistente chiesa di San Leonardo, poi intitolata a Gesù e Maria. ll 15 agosto 1584 fu costituita in essa la Confraternita laicale del SS. Rosario. La chiesa fu ampliata nella seconda metà
del Settecento e arricchita di pregevoli altari marmorei, di pavimenti maiolicati e di decorazioni a stucco.
ll 7 agosto 1807, con la soppressione dell’ordine dei Domenicani, la cura della chiesa passò al clero diocesano e, nel 1847, il rettore, canonico Isidoro Di Costanzo, introdusse il culto a san Vincenzo Ferrer confessore, che, col tempo, sostituì quello a Gesù e Maria. A ricordo di tale
introduzione, il predetto canonico fece realizzare, nel 1852, un bellissimo trittico maiolicato, sistemato sulla parete esterna verso il corso Matteotti. ll trittico raffigura, al centro, la Crocifissione, a destra, l’Apoteosi di San Vincenzo Ferrer su una veduta di Pozzuoli, e, a sinistra, la
Madonna del Rosario, a ricordo della cinquecentesca Confraternita.
La chiesa fu elevata a parrocchia il 5 agosto 1949, col titolo del SS. Rosario e San Vincenzo Ferrer, ma ebbe il suo primo parrocco soltanto il 1°novembre 1971, don Ambrogio D’Ambrosio, economo curato della stessa dal lo marzo 1954.

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